DIVORZIO, NO GRAZIE!

di Maria Luisa Donatiello
Nella lettera enciclica scritta da Papa Paolo VI Humanae vitae il matrimonio è così definito:
Il matrimonio, sacramento per i battezzati, non è da considerarsi pertanto un frutto del caso e l’amore coniugale degli sposi, umano, totale, fedele e fecondo,
L’istituzione del sacramento del matrimonio, da parte di nostro Signore, è volto al bene degli sposi, è atto d’amore di Dio verso l’uomo, e ne è manifestazione tra le più grandi giacché rappresenta l’unione di Cristo con la sua Chiesa.
Affermata dalla Chiesa cattolica l’indissolubilità del matrimonio cristiano se ne deduce che il divorzio non può essere accettato né permesso per il bene degli sposi, dei figli e della società tutta. Il Catechismo della Chiesa cattolica lo definisce all’articolo 2384:
Il magistero della Chiesa avalla la proprie affermazioni a riguardo illustrando anche le conseguenze derivanti dal divorzio. Nell’articolo 2385 del Catechismo si legge:
È superfluo affermare che il divorzio separa ciò che Dio ha unito? Che è male per l’uomo? Che genera sofferenze insanabili nelle famiglie coinvolte? Forse no perché il divorzio è pratica oggi troppo diffusa nel nostro Paese!
Sarebbe auspicabile che gli sposi cristiani arrivassero davvero più consapevoli, più formati e preparati al matrimonio che, se pure a volte può sembrare la più grande delle imprese da portare a termine, è in sostanza vocazione di vita, strada stretta e fonte di immensa gioia.
Lascia un Commento