L’ultimo libro di Don Luigi Maria Epicoco “La luce in fondo. Attraversare i passaggi difficili della vita.”

Recensione di Maria Luisa Donatiello
Pubblicato l’8 settembre 2020 l’ultimo libro di Don Luigi Maria Epicoco, dal titolo “La luce in fondo. Attraversare i passaggi difficili della vita.” (Rizzoli; 153 pagine; € 14.00), è una lunga riflessione su temi importanti e comuni alla vita di ogni uomo. Seguono al Prologo cinque capitoli dai titoli Relazioni, Solitudine, Silenzio, Corpo e Morte che rappresentano grandi temi dell’esistenza umana.
Il noto sacerdote, considerando il momento storico che stiamo vivendo segnato dalla presenza del Coronavirus e prendendo spunto da esperienze altrui, raccontategli attraverso delle lettere, indaga le profondità dell’animo umano. La pandemia da Coronavirus sembra il motivo scatenante delle riflessioni quasi a voler testimoniare che non tutto il male viene per nuocere.
Il lettore è esortato a rileggere la propria storia e a rivalutare condizioni e circostanze. In merito alla solitudine si legge.
Il libro è un’ accattivante catechesi, è un invito a crescere in umanità, a tenere i piedi ben piantati a terra riconoscendo i limiti umani, della scienza, della medicina, della tecnica, è la richiesta di imparare ad ascoltare l’altro.
Forti le esperienze narrate nelle lettere in prima persona da chi il Coronavirus lo ha contratto e non si è più sentito padrone del proprio corpo e più forte ancora è la morte di una figlia. Affrontare il tema del corpo significa però affrontarne altri ad esso legati: incarnazione di Cristo, malattia, sofferenza, cibo, sessualità, cura del creato e l’autore non manca di trattare tutta quest’abbondanza di spunti. Bellissimo l’ Epilogo del libro, una sintesi della più alta speranza dell’uomo e dell’amore di Dio, l’esempio è nell’esperienza e nella figura di Giacobbe che combatte con Dio e ne chiede alla fine la benedizione.
L’intento di Don Luigi Maria Epicoco è di condurre alla luce che è Cristo stesso, un cattolico già lo sa. La visione della storia deve essere cristologica altrimenti è svuotata di senso: è così che riscopriamo l’importanza delle relazioni perché Dio passa nelle relazioni tra gli uomini, la solitudine può essere vissuta come occasione positiva, il corpo è tempio dello Spirito santo, il silenzio è prezioso, la morte è resurrezione.
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